Una piccola, sobria e amichevole festa si è realizzata i primi giorni d’agosto nella località Gagg nel comune di Calasca-Castiglione (Valle Anzasca - VB).
La minuta frazione, quasi impercettibile tra l’invadenza del bosco, a un tiro di schioppo da Vigino, non è nuova a questo tipo di iniziative.
Gli scorsi anni era balzata agli onori della cronaca per la sorprendente coltivazione del riso nobilitato dall’appellativo “Riso del Rosa”, che si ritiene il più alto d’Europa.
Quest’anno, in un afoso pomeriggio d’estate, si è proceduto alla mietitura del grano di un minuscolo appezzamento. È un cereale rustico e resistente di una varietà proveniente dalle Marche. I nonni con la falce messoria catechizzavano i nipotini, per l’occasione abbigliati con i tipici costumi montanari, che stupefatti guardavano le spighe mature colmare la loro piccola gerla.
Un pomeriggio d’estate che ha perpetuato un rito millenario che simboleggia e determina il fondamento della nostra esistenza. Dalla terra al pane. Se fosse possibile tramutare l’aspetto folcloristico in una concreta attività lavorativa redditizia e fruttuosa, sarebbe avverato il sogno dei nonni Giovanni e Sandro.
Questo però è il compito di Delia e Alessio che hanno davanti a loro l’intera vita.
Testo e Foto : Marco Sonzogni - Ilrosa.info